5 COSE CHE DEVI SAPERE SULLA LAVORAZIONE DEL LEGNO ANTICO

La lavorazione del legno antico ha il pregio di dare vita ad un  prodotto naturale, ma di altissima qualità. Forse non sai che esistono diversi metodi per lavorare e rifinire i pavimenti in legno antico.



COME LAVORARE IL LEGNO ANTICO

Questi metodi consentono di lavorare diverse tipologie di legno, tra cui i più pregiati, ovvero il rovere, l’olmo, il castagno e l’abete.

Questi legnami vengono detti “legno antico” o di recupero, perché recuperati da immobili vecchi o demoliti. Il legno antico, dunque, non si ricava direttamente dall’albero e dal tronco, ma da un preesistente rivestimento.

In questo caso, la lavorazione del legno ha lo scopo di esaltare il fascino dei legnami di recupero e di smussare alcuni difetti causati dal tempo. Tra le principali tecniche di lavorazione del legno antico ricordiamo la patinatura, la stratificazione dei listelli, il restauro, la lavorazione superficiale e le finiture.

Si tratta di tecniche di lavorazione applicate anche ai pavimenti in legno nuovo, ma che in quello antico servono a preservare tutte le venature e il fascino di un legno vissuto. Certamente, verranno eliminati i danni del tempo, quali buchi causati dalle tarme o le macchie di muffa, ma le venature e la colorazione acquisita con il passare del tempo, rimarranno intatte, per donare, a ogni ambiente, tutto il fascino e il calore del legno di una volta.



LE 5 COSE DA SAPERE SUL LEGNO ANTICO

Se sei interessato a saperne di più sulla lavorazione del legno antico, forse dovresti anche conoscere alcune cose che non sai sulle tecniche appena menzionate, ma anche su qualcos’altro.

Si tratta di cinque cose che devi sapere e che abbiamo elencato attentamente in questo articolo, per aiutarti nella scelta del tuo pavimento ideale in legno antico. Ecco cosa devi sapere prima di acquistarlo.

  1. La lavorazione del legno antico mira a preservare le caratteristiche originarie del legno di recupero, quali le venature, i segni dei chiodi e dell’invecchiamento del legno. Tutti i trattamenti mirano ad esaltare e non a nascondere questi segni. Semmai, possono servire a ripulire il legno, magari a farlo tornare nuovo nell’aspetto, ma nessuna di queste lavorazioni sarà mai effettuata per rendere il legno antico simile a quello nuovo. Tutto questo vuol dire che avrai in casa un pavimento in legno che odora di vecchio? Niente affatto! Il legno antico del tuo pavimento sarà e resterà, appunto, antico, ma con le tonalità e le finiture di un prodotto di pregio che conserva solo il fascino del passato e non i difetti.
  2. Il legno antico viene lavorato con gli stessi metodi di lavorazione del legno nuovo. Trattamenti e finiture del legno di recupero sono simili a quelli effettuati sul legno nuovo, ovvero su quello ricavato dal tronco. L’unica differenza è che quest’ultimo viene tagliato nei boschi, mentre il secondo viene recuperato dai tetti di antiche cascine non più in uso.
  3. Lavorare prevalentemente il legno antico è una scelta ecologica e rispettosa dell’ambiente. Se il legno nuovo richiede drastiche operazioni di taglio dei tronchi degli alberi e di costante depauperazione del patrimonio boschivo e forestale, il legno antico è frutto di un’attività di recupero del patrimonio immobiliare inutilizzato.
  4. La lavorazione del legno antico non comporta rincari nel prezzo finale del pavimento. La realizzazione e la lavorazione del legno nuovo è più costosa perché comporta lavorazioni aggiuntive di taglio dei tronchi, costi di trasporto e ulteriori lavori per ottenere travi e listelli. Nel legno antico, le travi sono già disponibili, perché recuperate da rivestimenti preesistenti, localizzati nelle zone di lavorazione del legno.
  5. La lavorazione del legno antico rende questo materiale ideale per qualsiasi ambiente, dal più classico, al più moderno. Basta solo scegliere l’essenza e la venatura ideale, lo spessore e il tipo di posa preferito e il pavimento in legno antico decorerà qualsiasi ambiente: al mare, in montagna o in città.

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